L’esito delle elezioni europee ha spinto Macron a richiedere elezioni politiche anticipate in Francia, nel tentativo di fornire un nuovo esecutivo e una maggioranza certa ai francesi. Con le elezioni britanniche imminenti e la corsa presidenziale negli Stati Uniti, questi due turni elettorali in Francia rappresentano uno dei principali interrogativi nella politica europea. Riuscirà il paese a ottenere un esecutivo stabile? Le forze anti-estremiste, in particolare quelle contrarie a Le Pen e al suo delfino Bardella, hanno mobilitato politici anche al di fuori del cerchio di Macron. Al secondo turno delle elezioni, è proprio la coalizione anti-destra a prevalere, generando un risultato ancora incerto e non definitivo. Analizziamo nel dettaglio queste dinamiche politiche.
Ultimi fatti: secondo turno elettorale con affluenza superiore al primo
In Francia, il panorama politico è stato scosso dagli ultimi sviluppi delle elezioni legislative. Dopo il secondo turno, il Nuovo Fronte Popolare (NFP), una coalizione di sinistra formata per contrastare l’avanzata del Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, ha conquistato 182 seggi nell’Assemblée Nationale su un totale di 577. Il partito di Macron, Ensemble, ha ottenuto 168 seggi, mentre il RN, alleato con una parte dei Republicains, ha conquistato 143 seggi. Nonostante l’affluenza alle urne sia stata del 66,7%, la più alta dal 1997, la situazione politica resta incerta.
Il presidente Macron ha respinto le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal, sottolineando la necessità di stabilità politica. Anche il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, è stato coinvolto nelle consultazioni all’Eliseo. Macron ha ribadito che rispetterà la scelta sovrana del popolo francese, pur evidenziando le difficoltà di formare una coalizione coesa.
Nel contesto europeo, i mercati finanziari hanno reagito positivamente, con le principali borse in rialzo: Milano (+0,8%), Francoforte (+0,6%), Parigi (+0,5%), Londra (+0,3%) e Madrid (+0,2%).
Dichiarazioni come quella di Jacques Attali, che definisce la situazione “ingovernabile”, riflettono le incertezze politiche. Nonostante la vittoria della sinistra, restano dubbi sulla capacità di governare efficacemente.
Cinque scenari, cinque personaggi dalle ultime scelte elettorali
I personaggi chiave delle elezioni francesi, quelli inseriti anche negli elenchi dei bookmakers online (guida dedicata su 22bet bonus 2024) includono Emmanuel Macron, il presidente che non ha vinto né perso, ma deve ora affrontare una difficile coabitazione con altre forze politiche. Gabriel Attal, il primo ministro che ha mantenuto la rotta, è stato cruciale ma non sarà riconfermato. Marine Le Pen ha subito una sconfitta significativa, mentre il suo delfino, Jordan Bardella, ha mostrato maggiore abilità nel conquistare voti giovani. Jean-Luc Mélenchon rivendica una vittoria, ma la sua posizione nella coalizione di sinistra è fragile. Marine Tondelier, segretaria degli Ecologistes, emerge come una figura pragmatica e influente nella sinistra.
Cinque scenari possibili, secondo gli esperti. Un governo minoritario del Nouveau Front Populaire, che potrebbe sopravvivere solo senza mozioni di censura; una coalizione tra Ensemble e Repubblicani per mantenere il controllo, rischiando però instabilità; una coalizione “alla tedesca” tra PS, Ensemble e LR, complessa da realizzare in Francia; un governo tecnico di esperti supervisionati da una figura consensuale; infine, una crisi istituzionale se nessuna delle soluzioni precedenti funzionasse, lasciando Macron senza la possibilità di sciogliere l’Assemblea fino al 2025.
Chi sono Melenchon JL e Marine Tondelier
Jean-Luc Mélenchon (Tangeri, 1951) è un politico francese, fondatore del Partito di Sinistra nel 2008 e leader de La France Insoumise (FI). È stato candidato alle presidenziali del 2017 e del 2022, ottenendo rispettivamente il 19,58% e il 21,95% dei voti. Nato da una famiglia di Pieds-noirs, ha vissuto in Francia dal 1962. Ex membro del Partito Socialista, ha ricoperto vari ruoli politici tra cui senatore e delegato del ministro dell’educazione. Mélenchon si oppone alla dittatura militare argentina, promuove politiche socialiste ed ecologiste, è critico verso la NATO e favorevole ai diritti degli animali e all’economia pianificata.
Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, è emerso come figura chiave nelle recenti elezioni legislative in Francia, guidando la coalizione di sinistra radicale, Nuovo Fronte Popolare (Nfp), a un significativo successo con 182 seggi. Tuttavia, il Nfp non ha raggiunto la maggioranza assoluta necessaria per governare, e Mélenchon continua a lottare contro le politiche neoliberiste di Macron mentre cerca di realizzare riforme radicali.
Marine Tondelier (Bois-Bernard, 23 agosto 1986) è una politica francese, attuale segretaria nazionale del partito Les Écologistes, ottenendo il 90,8% dei voti al secondo turno del congresso del 10 dicembre 2022. Dal 2014 è consigliera comunale a Hénin-Beaumont e dal 2021 è consigliera regionale nell’Alta Francia. Laureata all’Istituto di Studi Politici di Lille, ha lavorato per la Federazione Atmo France dal 2017 al 2022. Attiva in politica dal 2009, è stata candidata per Europe Écologie Les Verts in diverse elezioni, ottenendo riconoscimento a livello locale e nazionale.
Come funzionano le elezioni politiche francesi
Vediamo in questa parte conclusiva come funzionano le elezioni politiche francesi che si trovano come tanti paesi europei ad un punto di svolta storico connesso anche agli equilibri globali.
Le elezioni legislative francesi determinano i 577 membri dell’Assemblea Nazionale. Gli elettori votano direttamente in ciascuna delle 577 circoscrizioni, rappresentando circa 125.000 residenti ciascuna, inclusi undici seggi per i francesi residenti all’estero. Le elezioni si svolgono in due turni: il primo turno il 30 giugno e il secondo il 7 luglio. Un candidato è eletto al primo turno se ottiene più del 50% dei voti e il 25% degli elettori registrati. Se nessuno raggiunge questa soglia, i candidati con almeno il 12,5% dei voti avanzano al secondo turno. La coabitazione si verifica quando il presidente e la maggioranza parlamentare appartengono a schieramenti politici opposti, richiedendo un primo ministro compatibile con la maggioranza parlamentare per evitare la dissoluzione del governo.
Il ballottaggio
Al primo turno delle elezioni legislative francesi del 30 giugno, nessun partito ha ottenuto la maggioranza assoluta di 289 seggi necessaria a governare. Il Rassemblement National (RN) ha ottenuto il 33,1% dei voti, meno delle aspettative, ma è emerso come il chiaro vincitore, raddoppiando i consensi rispetto al 2022. La coalizione centrista “Ensemble” di Macron ha registrato un netto calo, raccogliendo meno del 21% dei voti. I partiti di sinistra uniti nel Nuovo Fronte Popolare, un’alleanza tra Partito Socialista, Verdi e France Insoumise, hanno ottenuto il 28%, migliorando rispetto al 25,7% delle precedenti elezioni. Il ballottaggio sarà decisivo per definire le alleanze e i seggi finali.