Nuove misure in arrivo contro la variante Omicron e il rialzo dei contagi di queste ultime settimane, l’Italia si accomuna a Germania, Francia, Inghilterra, Israele, Stati Uniti. In queste ore dove si parla di obbligo vaccinale e anche di novax, fa eco quello che sta succedendo nel mondo del tennis. In Australia, si discute sull’obbligo vaccinale per gli atleti che entrano nella regione per partecipare agli ATP di Sindney.
Un grande tennista atteso non ha lasciato informazioni ufficiali sulla sua condizione vaccinale per motivi di privacy (così ha spiegato ai giornali). Djokovic atteso per grandi partite e una sfida importante per il tennista serbo, ha chiarito di voler rinunciare all’appuntamento australiano, il motivo è la condizione vaccinale.
Duro il primo ministro australiano che ha lanciato questo obbligo a Djokovic, “fornisca prove sul vaccino o torna a casa”. Djokovic viene così depennato dai tennisti quotati dai bookmakers aams che, a causa dei rialzi contagi negli sport, sono costretti a cambiare molti calendari interni tra partite e gare internazionali.
Si riunisce la cabina di regia
Il giorno 5 gennaio, si attende alle 15 la riurnore della Cabina di Regia e il conseguente Consiglio dei Ministri. Sono attese decisioni sul Super Green Pass e sull’obbligo vaccinale.
Il super green pass o green pass rafforzato è stato introdotto con il decreto del 26 novembre, entrato in vigore il 6 dicembre. Si tratta del certificato covid digitale utile per accedere ad attività e luoghi pubblici, svolegere e accedere ad attività sociali.
Il super green pass viene rilaciato a chi si è avvinato con una o due dosi, a chi è guarito dal covid, dura di più del green pass di base quello rilasciato con tampone regolare negativo, vale fino a 48 ore.
Posizioni diverse tra forze politiche
Su Super Green Pass e obbligo vaccinale le posizioni politiche sono diverse. L’elenco di cose da discutere è lungo, considerando il dossier dedicato alla scuola, con le regole per la DAD, lo smart working per la PA. La prima cosa di cui si parlerà è l’obbligo vaccinale per le categorie più fragili e gli overs 60. Il Partito Democratico definisce l’obbligo vaccinale via maestra per affrontare la crescita di contagi in corso. Però, è importante fare chiarezza per non creare equivoci più che soluzioni.
Contagi in aumento, il governo obbligato a scelte rigide e decisive
Pià di 200 decessi e il numero di contagi giunto a 170.000 costringe il Governo a scelte decisive per frenare i focolai covid che porterebbero le regioni a parlare anche di chiusure o misure restrittive all’interno della zona arancione. Già imporre il vaccino agli overo sessanta significa tutelare 1,2 milioni di italiani insieme alle loro famiglie. Proprio gli over sessanta rischiano le terapie intensive e anche di finire in ospedali affollati. Per questo si parla di cambio colore delle regioni a seconda dei dati sanitari e della gravità dovuta anche alle nuove varianti. Si sono incontrati il Premier Mario Draghi e i ministri Speranza, Binahci e Brunetta, insieme a loro il commissario Figliuolo. Il risultato di questo incontro lo scopriremo con il consiglio dei ministri di oggi pomeriggio e successivi interventi rivolti alla popolazione o ai media.